Ce l’hai presente? Lì tra due palme…
Quando diciamo “amaca” tutti immaginiamo questo meraviglioso giaciglio di rete agganciato a due palme, a pochi metri dal mare cristallino.
Non mentite… pensiamo proprio tutti a questa immagine, qualcuno può ambientarla a Cuba, qualcuno a Zanzibar ma alla parola “AMACA” eccola lì la spiaggia cristallina!
Tutto cambia se diciamo “pavimento pelvico”: immagini offuscate, scenari cupi insomma per molti vuoto cosmico. Ecco in quest’oscurantismo, per l’appunto, entriamo in gioco noi e vi diciamo: avete presente quell’amaca? Ora immaginatela come il vostro pelvic!”, il racconto inizia così…
Il tuo pavimento pelvico è un’amaca agganciata a due palme, quella anteriore si chiama sinfisi pubica quella posteriore si chiama coccige. Qui già vedo i vostri occhi illuminarsi perchè siete riusciti a figurarvi di profilo con un’amaca tra le gambe. 😉 Obiettivo principale della tua “amaca” è sorreggere gli organi della cavità pelvica.
Chi giace all’interno della nostra amaca? Quattro livelli di cose IMPORTANTISSIME. Più in alto la fascia endopelvica e dei robusti legamenti che spingono vagina e utero verso il coccige, la palma di dietro. Subito sotto il muscolo più importante l’ELEVATORE DELL’ANO, fanno parte della sua squadra tre muscoli il pubo-rettale, pubo-coccigeo e l’ileo-coccigeo, sappiamo che non ricorderai mai questi nomi, importante sapere che regolano apertura e chiusura non solo del retto ma anche della vagina e dell’uretra. Più in basso, il diaframma urogenitale o trigono (questo è più facile da ricordare). Nella donna il trigono è attraversato da uretra e vagina, arriviamo alla parte più bassa, quella a noi visibile: i genitali esterni. Qui se non siete preparati…primo consiglio PRENDETE UNO SPECCHIETTO E INIZIATE A CONOSCERVI altrimenti guardate pure il disegno B. Il nostro racconto finisce qui, tranquilli non ci saranno interrogazioni a breve, ci auguriamo solo che alla fine di questa lettura ogni volta che leggete o sentite “pavimento pelvico” … eccola lì chiara di fronte a voi la vostra amaca di sapere… se invece sentite “amaca” continuate pure a sognare la spiaggia dei vostri sogni.
B. Inizia da qui !
A. Ora ripassiamo l'articolo fissando l'immagine della nostra amaca!
