Dopo il parto cesareo, tutti fanno a gara per darti consigli sul neonato: “fagli fare il ruttino”, “non farlo dormire troppo” e l’intramontabile “approfitta per dormire quando dorme lui” (certo, come no…).
Nel frattempo, però, mentre ( giustamente) tutte le attenzioni si concentrano su di lui, c’è un’altra protagonista silenziosa che spesso resta fuori dai riflettori: la tua cicatrice da cesareo.
Sì, quella linea sottile sulla pancia che racconta un parto, un intervento chirurgico e una forza che non sapevi di avere.
E che – sorpresa! – ha bisogno di qualche attenzione in più, anche se in questo momento hai già l’agenda piena tra pannolini, poppate e tentativi di sopravvivenza quotidiana.
Perché dovremmo occuparci della cicatrice del cesareo?
Per farla semplice: durante il cesareo vengono tagliati diversi strati di tessuto, dall’esterno fino all’utero. Ora, quei tessuti devono ricucirsi e riorganizzarsi, e non sempre tornano “come nuovi”.
Il tessuto cicatriziale infatti:
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è meno elastico di quello originale,
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può creare aderenze negli strati profondi,
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può modificare sensibilità, tensioni e movimenti della zona.
Tradotto: prendersene cura significa aiutare tutto l’addome a muoversi meglio e prevenire fastidi che potrebbero comparire anche a distanza di mesi.
Quando iniziare?
Niente fretta: prima aspettiamo la guarigione fisiologica, cioè che la ferita sia perfettamente chiusa e asciutta.
Quando la cicatrice è ben rimarginata… è il momento di iniziare a lavorarci.
Prendi confidenza con la zona
La prima cosa da fare è conoscere quella parte del corpo. Sembrerà strano, forse addirittura fastidioso, ma è fondamentale:
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tocca la pelle,
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nota eventuali zone più sensibili o più “addormentate” (è normalissimo),
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senti com’è il tessuto, in superficie e in profondità.
La sensibilità può metterci mesi a tornare alla normalità: non spaventarti.
Massaggio: il tuo nuovo alleato
Prima volta? Meglio farti guidare da un professionista, così ti mostra come fare.
Poi puoi continuare a casa, dedicandoti pochi minuti al giorno.
Cosa fare?
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Usa una crema o un olio con vitamina E.
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Inizia con tocchi leggeri, poi via via più decisi.
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Prova movimenti a cerchio, a zig-zag, oppure il classico “pinch & lift” (pinza e solleva) per scollare il tessuto.
Con costanza noterai:
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meno tensione,
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più elasticità,
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una cicatrice visivamente più bella,
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e tessuti sottostanti che tornano a muoversi con più libertà.
E se la cicatrice è dura, spessa o molto evidente?
Non disperare: succede più spesso di quanto credi.
In questi casi, uno specialista può aiutarti con:
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taping specifico,
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coppettazione,
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trattamenti di radiofrequenza,
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manualità mirate per migliorare mobilità e aspetto.
La cicatrice migliorerà più di quanto immagini.
Prendertene cura è un regalo che fai al tuo corpo
La cicatrice del cesareo non è solo un segno. È il risultato di un intervento importante, che coinvolge muscoli, fasce, pelle, nervi e tessuti profondi.
Dedicargli tempo e cura significa aiutare il tuo corpo a recuperare davvero – non solo in superficie.
Insomma, tra un pannolino e l’altro, ritagliati un momento tutto tuo:
la tua cicatrice te ne sarà grata (e il tuo pavimento pelvico anche).
