Quando senti le parole “visita al pavimento pelvico”, ti vengono in mente immagini di torture medievali, stanze fredde e domande imbarazzanti? Calma. Respira. Non è niente di tutto questo. Anzi: una valutazione del pavimento pelvico può essere una delle esperienze più illuminanti e utili per la tua salute intima. Promesso: niente fruste, niente speculum dell’Inquisizione. Solo tanta professionalità e un bel po’ di consapevolezza corporea.
Ma… che succede durante una visita del pavimento pelvico?
Prima cosa: si parla. Sì, proprio così. Si inizia con una chiacchierata tranquilla in cui il/la professionista ti farà domande su eventuali fastidi, dolori, abitudini minzionali, sessuali e intestinali. Non è un’interrogazione, ma un modo per conoscerti meglio e capire se c’è qualcosa su cui lavorare.
E no, non devi sentirti in imbarazzo: sono persone specializzate che ascoltano queste cose ogni giorno. Per loro parlare di pipì, perdite o “spingere per fare la cacca” è normale come chiederti che tempo fa.
Poi si passa all’azione (ma con rispetto)
La valutazione pratica può includere:
Osservazione della postura e di come respiri (spoiler: già da lì si capisce molto).
Palpazione esterna della zona addominale e dei muscoli.
Nessuna manovra strana, nessuna invasione aliena. È tutto delicato, spiegato passo passo e soprattutto mai forzato. Il consenso è la base.
Cosa NON succede:
Nessuno ti giudica per come fai pipì o se hai usato l’assorbente sbagliato.
Non ti sentirai dire “è tutto normale” se stai soffrendo (finalmente qualcuno ti prende sul serio!).
Non è una visita ginecologica. Qui si guarda il corpo in modo funzionale, non solo anatomico.
E dopo?
Una volta raccolte tutte le info, il professionista ti proporrà un percorso personalizzato: esercizi, indicazioni pratiche, consigli su postura, respiro, idratazione, abitudini quotidiane. Niente di complicato, ma tutto pensato per farti stare meglio. Sul serio.
Ma quindi… serve davvero?
Se hai:
Perdite di pipì quando starnutisci, ridi o corri
Dolori durante i rapporti
Sensazione di peso o “qualcosa che scende”
Difficoltà a svuotare vescica o intestino
Fastidi post-parto o in menopausa
O anche solo curiosità su come funziona “lì sotto”…
… allora sì. Serve. Eccome.
Conclusione zen: meno tabù, più consapevolezza
La visita al pavimento pelvico è molto meno terrificante di quanto sembri. È un momento per te, per ascoltarti e, perché no, per imparare qualcosa di nuovo sul tuo corpo. E magari uscire con una nuova postura e un pavimento pelvico che ti ringrazierà a ogni respiro.