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Pavimento Pelvico 101: i giusti consigli da insegnare ai più piccini

Pavimento Pelvico 101: i giusti consigli da insegnare ai più piccini

Quando si parla di pavimento pelvico, la mente corre subito agli adulti: gravidanza, menopausa, sport, post parto… e invece no!
Il benessere pelvico inizia molto prima, quando ancora i giochi preferiti sono i Lego e Peppa Pig. Sì, perché le buone abitudini minzionali e intestinali (cioè come e quando si fa pipì e pupù) si imparano da piccoli — e restano per tutta la vita.

Educare i bambini al rispetto del proprio corpo è come insegnare loro l’igiene dei denti o la sicurezza in bicicletta: un investimento sulla salute futura.

Perché iniziare presto

Il pavimento pelvico è un gruppo di muscoli e strutture che sostiene vescica, intestino e, nelle bambine, anche utero e vagina.
Quando questi muscoli lavorano bene insieme, fare pipì e pupù è un gioco da ragazzi (letteralmente). Ma se si instaurano abitudini scorrette, il corpo può “imparare” schemi sbagliati che, in età adulta, diventano disfunzioni: incontinenza, stitichezza, dolore o infezioni ricorrenti.

Insomma: prima si impara, meglio si vive (e meglio si va in bagno).

Abitudini minzionali sane

  • Fare pipì a orari regolari. Ogni 2-3 ore è un buon ritmo. Il classico “ancora un minuto, sto giocando!” è tenero, ma non salutare: trattenere troppo indebolisce la vescica e aumenta il rischio di infezioni.

  • Seduti e rilassati. Niente acrobazie o pipì “in volo”: i piedi devono toccare il suolo (anche con uno sgabellino) e il corpo deve potersi rilassare completamente.

  • Stop al “pipì stop”. Interrompere il flusso per gioco è una cattiva abitudine che confonde i riflessi naturali del corpo.

  • Bere acqua! Una vescica felice è ben idratata. Le urine troppo concentrate irritano e aumentano la voglia di fare pipì.

Abitudini defecatorie sane

  • Routine quotidiana. Sedersi sul water dopo i pasti sfrutta il riflesso gastro-colico, che facilita l’evacuazione.

  • Posizione corretta. Gambe piegate e piedi appoggiati migliorano l’angolo ano-rettale e rendono tutto più… scorrevole.

  • Mai trattenere. “Non adesso!” è il nemico numero uno dell’intestino: trattenere porta a feci dure, dolore e paura di andare in bagno.

  • Mangiare bene. Fibre, frutta, verdura e acqua sono gli alleati del pancino felice.

Il ruolo dei genitori

In questa “scuola del pavimento pelvico”, mamma e papà sono gli insegnanti.
Il segreto è creare routine serene e senza ansia:

  • Dare il buon esempio e normalizzare l’argomento.

  • Evitare punizioni o pressioni (“devi farla adesso!” non aiuta mai).

  • Usare libri o canzoncine per spiegare al bambino cosa succede nel corpo.

Un approccio leggero e divertente rende tutto più naturale — e più efficace.

I benefici a lungo termine

Un bambino che cresce imparando ad ascoltare il proprio corpo diventa un adulto più consapevole e in equilibrio.
Le buone abitudini pelviche riducono il rischio di incontinenza, stitichezza, dolori addominali e disfunzioni pelviche.
Insomma: prevenire oggi significa evitare (molti) problemi domani.

Morale della favola: educare il pavimento pelvico da piccoli non è esagerato, è intelligente.
Perché certe lezioni – come quella di ascoltare i segnali del proprio corpo – valgono molto più di mille tabelline.

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