Quante volte, fuori casa, ti sei ritrovata a fare la pipì in equilibrio instabile sopra una toilette pubblica, magari evitando accuratamente di appoggiarti per paura dei germi?
E quante volte hai trattenuto troppo a lungo per non affrontare l’orrore di un bagno poco pulito? Se ti riconosci in questa descrizione, potresti essere una “WC addicted”… ma il tuo pavimento pelvico potrebbe non esserne così entusiasta.
Il nostro corpo è stato progettato per urinare in una posizione rilassata e fisiologica, cioè sedute.
Quando ci sediamo comode, i muscoli del pavimento pelvico si rilassano e lo sfintere uretrale si apre correttamente, permettendo un flusso urinario completo e fluido.
Al contrario, quando facciamo pipì accovacciate in bilico, in posizione di mezzo squat o con i glutei sospesi nel vuoto, attiviamo involontariamente i muscoli del pavimento pelvico, impedendo un corretto svuotamento vescicale.
La paura di “sedersi sulla tazza” fuori casa è comprensibile.
Ma esistono strategie pratiche per usare il WC senza mettere a rischio la salute del pavimento pelvico:
• Usa carta igienica o copriasse monouso per coprire la superficie prima di sederti.
• Disinfetta rapidamente con salviettine antibatteriche, da tenere sempre in borsa.
• Valuta l’uso di tovagliette biodegradabili da appoggiare e smaltire dopo l’uso.
Negli ultimi anni si sono diffusi i coni monouso o riutilizzabili per urinare in piedi, pensati soprattutto per campeggi, viaggi o situazioni d’emergenza.
Sono una valida alternativa in caso di assenza totale di igiene, ma non sono da considerare la norma.
Anche in questo caso, la minzione avviene in una posizione non rilassata, con un rischio analogo: attivazione involontaria dei muscoli profondi e svuotamento incompleto della vescica.
Se ti riconosci tra le “squatters seriali”, non sentirti in colpa. Ma magari, dalla prossima volta, pensa a questa frase:
“Meglio una tazza pulita che un pavimento pelvico arrabbiato.”